TORNADO

TORNADO

TORNADO IDS

Il Tornado è un velivolo biposto, con pilota e navigatore, bimotore, con ala alta a freccia ed a geometria variabile, deriva verticale singola di ampie dimensioni, prese d’aria laterali di disegno sofisticato. L’aereo è progettato per volare a bassissima quota a velocità supersoniche (Mach 1.2) ma è anche capace di prestazioni bisoniche ad alta quota. Sul velivolo è installato un sistema radar denominato TF (Terrain Following) concepito per seguire il profilo del terreno e pilotare l’aereo, mediante un computer di bordo, in maniera del tutto automatica. Velivolo da combattimento di nuova generazione ad elevate prestazioni ha un’ala a geometria variabile che consente ottimali caratteristiche di volo in un’ampia gamma di profili di quota e velocità. I paesi costruttori, Inghilterra, Germania e Italia firmano nel 1969 l’accordo che crea il consorzio industriale PANAVIA destinato a sviluppare questo nuovo aereo. In Italia il Tornado, punta di lancia della componente di attacco dell’AMI, entra in servizio nel 6° Stormo di Ghedi (strike e conversione operativa), nel 50° Stormo di Piacenza (ricognizione e SEAD) ed al 36° Stormo di Gioia del Colle (strike e attacco antinave).  L’aeromobile è stato prodotto in diverse varianti. Le macchine in dotazione ad AMI e Luftwaffe hanno mantenuto una certa comunanza nelle configurazioni, la RAF invece ha seguito una strada diversa con le versioni Gr.Mk.I e GR.4.

Le principali versioni del Tornado sono state tre: IDS: cacciabombardiere, principale versione prodotta, destinata all’interdizione e all’attacco al suolo (InterDictor/Strike). ADV: caccia intercettore, versione appositamente sviluppata dalla Gran Bretagna per la difesa aerea (Air Defence Variant), 24 unità vengono acquisite in leasing (oggi concluso) dall’AMI.  ECR: versione per la guerra elettronica e la ricognizione (Electronic Combat/Reconnaissance), in dotazione all’AMI (16 esemplari riconvertiti da altrettanti IDS) e alla Luftwaffe (31 esemplari nuovi). Il battesimo del fuoco dei Tornado della RAF avvenne nel 1991 con la guerra del Golfo. Nelle prime fasi dell’operazione Granby i Tornado GR.1 colpirono gli aeroporti iracheni con bombe a gravità da 450 kg e bombe JP-233. Terminata la guerra i Tornado GR.1 rimasero ad Ali Al Salem, in Kuwait, per far rispettare la no-fly zone garantita dall’operazione Southern Watch. La RAF e la Luftwaffe, per assicurarne l’operatività nel tempo, hanno aggiornato una buona parte della loro flotta di Tornado. Il 25 settembre 2024, presso la base aerea di Ghedi, si è tenuta una cerimonia speciale per commemorare i cinquant’anni del Tornado. L’evento ha riunito appassionati, rappresentanti delle istituzioni e membri delle forze armate, rendendo omaggio alla lunga storia di questo iconico velivolo.

E’ in previsione che le missioni del Tornado siano nel tempo trasferite ad altri velivoli con capacità multiruolo, come l’Eurofighter Typhoon e l’ F-35.

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