AMEDEO FAGIANO

AMEDEO FAGIANO

AMEDEO FAGIANO
1921-2005

Appassionato di volo sin da giovanissimo, Amedeo Fagiano consegue l’attestato B per aeromobili senza motori nel 1939 e, dopo essersi arruolato nella Regia Aeronautica nel 1941, ottiene il brevetto militare il 17 gennaio 1943. Fino al 12 luglio 1943 vola con il 1° Nucleo Addestramento Caccia quando, terminato l’addestramento, è assegnato alla 154^ Squadriglia del 3° Gruppo Caccia Terrestre.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, Fagiano, unitamente ad altri piloti italiani, viene prelevato da una pattuglia tedesca delle SS e, poiché si era rifiutato di arruolarsi, deportato in un campo di prigionia in Polonia. In seguito, venuto a conoscenza che nel frattempo in Italia si era ritornati a una certa “stabilità” politica con l’istituzione della Repubblica Sociale Italiana, chiede di essere lasciato libero e ricondotto in Italia per aderire all’Aeronautica Nazionale Repubblicana tanto è forte la volontà di difendere il territorio del centro-nord Italia continuamente martoriato dai bombardamenti anglo-americani.
Il 23 gennaio 1944 Fagiano viene scarcerato e fa ritorno in Italia dove viene assegnato alla 1^ Squadriglia Gigi Tre Osei del 2° Gruppo Caccia. Il 25 maggio 1944 ha il suo primo combattimento: mentre si appresta all’assalto della formazione nemica composta da bombardieri quadrimotori e caccia di scorta, Fagiano viene investito da una raffica di proiettili. Dopo diverse manovre riesce a liberarsi ritrovandosi isolato da tutti e decide di rientrare alla base. Dopo quel volo, il 2° Gruppo viene riequipaggiato con i Messerschmitt Bf 109G con cui Fagiano effettua il primo volo il 20 giugno 1944. Tra luglio e agosto parte dall’aeroporto di Villafranca, Verona, nuova base della Squadriglia Gigi Tre Osei, per partecipare a missioni di intercettazione sui cieli di Brescia. Qualche giorno dopo, l’operazione “Phönix” causa una momentanea sospensione dell’attività di volo: il comando tedesco intende infatti incorporare l’A.N.R. nella Luftwaffe, ma il piano fallisce.
In autunno vengono riprese le attività di volo e Fagiano compie voli comprensivi di trasferimenti, caccia libera e partenze su allarme, molti dei quali conclusi con scontro a fuoco. Il 19 aprile 1945 partecipa all’ultimo combattimento del 2° Gruppo in zona del Garda dove la formazione italiana viene colta di sorpresa comportando delle perdite.
Durante i combattimenti aerei avvenuti tra il 1944 e l’inizio del 1945, Fagiano viene colpito varie volte dalle armi dei velivoli avversari ma, fortunatamente, non subisce mai alcun danno personale ottenendo inoltre due vittorie aeree.
Terminato il conflitto abbandona l’aviazione trasferendosi a Bari dove si laurea in Medicina.

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