22 Set SALLY RYDE
1951-2012
Prima astronauta statunitense
Partecipa a due missioni sullo Space-Shuttle Challenger
La carriera nella NASA di Sally Ride inizia negli anni Settanta. Nel 1977, Ride sta finendo il suo dottorato di ricerca in Fisica presso l’Università di Stanford, in California, quando legge in un articolo sul giornale degli studenti che la NASA sta cercando astronauti e che, per la prima volta, permette anche alle donne di fare domanda. Ride non esita a inviare la sua candidatura. Dopo aver esaminato oltre 8.900 candidature, la NASA individua infine 35 potenziali nuovi astronauti, tra cui Ride e altre 5 donne. Nel 1982 la NASA sceglie Ride come la prima donna americana ad andare nello spazio. Il 18 giugno 1983 diventa la prima donna americana membro dell’equipaggio in una missione del Challenger, la STS-7. Durante la missione collabora alla messa in orbita di due satelliti per telecomunicazioni, si dedica ad alcuni esperimenti farmaceutici e utilizza per la prima volta il braccio robotico dello Space Shuttle per posizionare e recuperare satelliti nello spazio. Rimane in orbita 6 giorni, 2 ore, 23 minuti e 59 secondi insieme ai suoi colleghi, rientrando sulla Terra il 24 giugno.
Il 5 ottobre 1984 sale una seconda e ultima volta sul Challenger, essendo stata assegnata alla missione STS-41-G. È la prima americana ad andare per la seconda volta nello spazio.
La sua successiva missione viene annullata a causa del disastro del Challenger, il 28 gennaio 1986, quando lo Shuttle si disintegra poco dopo la partenza uccidendo tutti gli astronauti a bordo. Viene istituita una commissione d’inchiesta per indagare sulle cause dell’incidente e Ride è l’unica astronauta e l’unica dipendente della NASA all’interno della commissione. Anni dopo la sua morte viene rivelato che fu lei ad aver passato le informazioni che chiarirono la dinamica dell’incidente e ad aver rivelato che la direzione della NASA volle procedere al lancio nonostante fosse stata avvertita dagli ingegneri del potenziale rischio.
Nel maggio del 1987 Ride lascia l’Agenzia Spaziale Americana per dedicarsi a un progetto sulla difesa dalle armi nucleari presso il Centro internazionale di sicurezza e controllo delle armi all’Università di Stanford. Due anni dopo diventa professoressa di Fisica presso l’Università di San Diego, in California, e direttrice del Centro spaziale californiano.
La NASA l’ha onorata inserendola nella National Women’s Hall of Fame e nella Astronaut Hall of Fame, donandole due medaglie per i suoi viaggi spaziali.
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