JACKIE COCHRAN

JACKIE COCHRAN

1906-1980

Fondatrice di Wings to Beauty: cosmetici per il volo

La prima statunitense a superare il muro del suono

La storia di Jacqueline “Jackie” Cochran, nata Bessie Lee Pittman, inizia negli anni Trenta quando, durante una cena, incontra uno fra gli uomini più abbienti e facoltosi d’America, Floyd Bostwick Odlum, a cui confessa il desiderio di creare una propria linea di cosmesi. L’uomo le suggerisce di prendere un brevetto di volo per poter viaggiare in maniera indipendente nel paese e si offre di pagarle l’iscrizione alla scuola di volo a patto che lei riesca a prendere il brevetto in tre settimane: nel 1930 ci riuscirà. Nel 1936, Cochran sposerà il suo mentore Floyd Bostwick Odlum. 

È il 1935 quando fonda Wings to Beauty, il suo brand: la sua collezione si compone di creme idratanti contro la secchezza della pelle in volo e make-up innovativo da viaggio. In seguito acquista il suo primo aereo e vola in lungo e in largo per il paese per pubblicizzare la sua attività di cosmetici. Nel frattempo sviluppa un forte interesse per le competizioni aeree: la prima è la MacRobertson Air Race del 1934 da Londra a Melbourne, in Australia. Nel 1937 stabilisce il record nazionale di velocità femminile. Partecipa anche all’annuale National Air Races e nel 1938 diventa la prima donna a vincere il prestigioso Bendix Trophy.

Prima dell’intervento degli Stati Uniti nella Seconda guerra mondiale, Cochran entra a far parte delle Wings For Britain, una flotta che trasporta aerei dagli Stati Uniti al Regno Unito, diventando così la prima donna a pilotare un bombardiere attraverso l’Atlantico. Nel Regno Unito è volontaria presso la Royal Air Force; per diversi mesi lavora per l’Air Transport Auxiliary (ATA) britannica reclutando donne negli Stati Uniti. Nel 1942, in seguito all’ingresso degli Stati Uniti in guerra, Cochran è invitata di nuovo in patria per dirigere un programma per l’addestramento di donne pilota, il Women Airforce Service Pilots (WASP). Loro compito è quello di pilotare aerei destinati a operazioni di supporto, in modo da permettere ai piloti di sesso maschile di combattere. 

Dopo la fine della guerra si interessa alla nuova tecnologia di aerei a reazione non smettendo di raggiungere record: è la prima donna a superare il muro del suono (Mach 1) il 18 maggio 1953 volando a una media di 1.050,15 km/h, e la seconda a volare a una velocità di Mach 2 dopo la francese Jacqueline Auriol, raggiungendo i 2.097 km/h il 1° giugno 1964.

Partecipa anche al programma Mercury 13 che si impegna a formare astronaute; tuttavia, la NASA non si dirà interessata all’inserimento di donne nell’ambito spaziale, per cui il programma verrà sospeso.

No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.