VITTORIO BONOMI

VITTORIO BONOMI

1891 – 1956

Militare, aviatore e imprenditore, Vittorio Bonomi nasce a Milano il 1° novembre 1891. All’atto di entrata in guerra del Regno d’Italia, si arruola volontario nel Regio Esercito entrando poi nel Servizio Aeronautico conseguendo il brevetto di pilota nel dicembre dello stesso anno. Assegnato all’aviazione per l’osservazione del tiro dell’artiglieria, presta servizio presso la 48^ Squadriglia Farman e successivamente presso la 45^. Segue il corso di pilotaggio per il Nieuport Bebè e nel 1917 viene posto al comando della 83^ Squadriglia caccia dopo l’esito negativo della battaglia di Caporetto. Nel 1918 passa alla 108^ Squadriglia caccia alla quale è affidata la difesa di Milano. Nello stesso anno Bonomi  viene trasferito alla Squadriglia degli Assi. Decorato di due medaglie di bronzo al valor militare e di una croce al merito di guerra, alla fine della guerra viene congedato a causa di un’atrofia agli arti inferiori. 

Viene incaricato dal poeta Gabriele d’Annunzio di radunare volontari a Padova e di raccogliere fondi per mandare tre aeroplani a Fiume. Nel 1927 è chiamato per il pilotaggio dell’Ansaldo AC.2 e mette a punto il motoaliante Agusta Ag.2. Nel 1928, passato alla Regia Aeronautica, realizza l’Aeroberlina Bonomi BS.1, Bonomi 2 e Bonomi 2 bis, in collaborazione con l’ing. Camillo Silva.

Seguendo lo sviluppo del volo a vela in Germania, Bonomi scopre la sua grande passione e nel 1930 fonda la Società Aeronautica Vittorio Bonomi, prima fabbrica italiana di alianti. La produzione della ditta arriva a 30 alianti al mese. Negli anni Trenta, i suoi libratori partecipano a svariati raduni battendo il record di durata e realizzano lanci invernali sulla neve. La produzione registra sia libratori, come il Basettino (BS.4), l’Allievo Italia (BS.7), il Biancone (BS.8), l’Allievo Cantù (BS.17), sia veleggiatori, come il Balestruccio (BS.2), il Ballerina (BS.5), l’Ardea (BS.10), l’Airone (BS.18), l’Alcione (BS.28).

Bonomi ha due gravi incidenti, uno a bordo di un suo libratore, l’altro automobilistico: dalla forzata inattività nasce il volume Il volo a vela (in collaborazione con Camillo Silva). 

Nel 1935 progetta lo Startplano, un velivolo composto di un aereo a motore e di un aliante, per il quale Bonomi pensa a un impegno bellico. Il governo italiano non accoglie il progetto, mentre un’idea analoga viene realizzata in Inghilterra l’anno successivo. Nel 1937 Vittorio Bonomi cede la ditta all’ing. Angelo Ambrosini, che viene ribattezzata Aeronautica Lombarda. Amareggiato per non aver visto realizzarsi le sue proposte di applicazione militare e bellica degli alianti, Bonomi muore nel 1956 ad Azzano Lario.

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