14 Feb LUIGI GORI
1894 – 1917
Nato a Pontassieve il 13 marzo 1894, Luigi Gori si arruola come ufficiale di complemento nell’Arma del Genio del Regio Esercito, facendo domanda per essere assegnato al Plotone Allievi Ufficiali del Battaglione Aviatori. Il 3 maggio 1915 ottiene la nomina a sottotenente, dimostrando ottime doti di pilota. Assegnato al pilotaggio dei bombardieri trimotori Caproni Ca.3, viene assegnato alla 1^ Squadriglia del 4° Gruppo aeroplani dove fa la conoscenza con il suo capo equipaggio, il tenente Maurizio Pagliano. I due aviatori sono i primi a effettuare missioni di bombardamento notturno contro le basi austro-ungariche. Dopo aver appreso la notizia di una coraggiosa missione notturna su Pola a opera di Pagliano e Gori, il poeta Gabriele d’Annunzio li sceglie per effettuare il volo su Vienna. A partire dalla seconda metà del mese di luglio, i due aviatori, insieme a d’Annunzio e al tenente osservatore Giovanni Battista Pratesi, formano l’equipaggio del bombardiere Caproni Ca.3 designato “Asso di Picche”. Con a bordo d’Annunzio, i piloti Gori e Pagliano effettuano alcune memorabili azioni, come i tre bombardamenti contro la piazzaforte di Pola del 2 marzo, del 3 aprile e dell’8-9 agosto 1917, e il bombardamento contro Cattaro del 4 ottobre. A causa del nefasto esito della battaglia di Caporetto, il reparto viene spostato al campo d’aviazione di Padova determinando così l’annullamento della missione contro Vienna.
Duramente impegnato nella difesa della linea del Piave, Gori viene insignito della sua terza medaglia d’argento al valor militare. Il 30 dicembre 1917, il Caproni Ca.3 su cui volano Gori, Pagliano e i soldati mitraglieri Giacomo Caglio e Arrigo Andri non rientra alla base dopo essere decollato con altri sette velivoli dal campo d’aviazione di San Pelagio (Padova) per compiere un bombardamento contro l’aeroporto austro-ungarico di Godega di Sant’Urbano e la strada San Fior-Godega di Sant’Urbano. Inizialmente si pensa che l’aereo sia atterrato in un campo di fortuna e l’equipaggio catturato, ma da Berlino la Croce Rossa Internazionale comunica che un bombardiere Caproni con tre motori Isotta Fraschini è stato abbattuto a sud di Susegana (Treviso) alle 12.40 del 30 dicembre, e che tutti gli occupanti sono deceduti. La notizia ufficiale della morte dei due piloti viene comunicata alle famiglie dal Comando Superiore Aeronautica, allora diretto dal generale Luigi Bongiovanni, solo il 27 agosto 1918. D’Annunzio dedica ai due giovani piloti scomparsi l’azione nota come “beffa di Buccari”.
A Luigi Gori sono intitolate diverse vie e piazze e l’aeroporto di Aviano. L’aeroclub di Firenze porta il suo nome, mentre la sezione dell’Associazione Arma Aeronautica di Saronno è intitolata a Gori e Pagliano.
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