14 Feb CARLO DEL PRETE
1897 – 1928
Carlo Del Prete nasce a Fivizzano (LU) il 21 agosto 1897. Quando è ancora allievo dell’Accademia Navale di Livorno partecipa ad alcune fasi della guerra italo-turca. Nel 1916, nominato guardiamarina, prende parte alla Prima Guerra Mondiale imbarcandosi prima sulla “Giulio Cesare” e poi sull’esploratore “Aquila”. Nel corso della guerra è impegnato in varie imprese nell’alto Adriatico, fra le quali la più nota è la “beffa di Buccari”, così battezzata da Gabriele d’Annunzio, nella notte tra il 10 e l’11 febbraio 1918. È forse quando compie il suo primo volo come osservatore presso la I^ Squadriglia della stazione idrovolanti di Venezia, nel dicembre 1917, che Del Prete matura la sua passione per il pilotaggio.
Dopo aver frequentato il corso per allievi piloti a Taranto, il 6 ottobre 1922 ottiene il brevetto di pilota di idrovolante e, un anno dopo, il 6 novembre 1923, consegue a pieni voti la laurea in ingegneria meccanica ed elettrotecnica presso il Politecnico di Milano.
Ottiene il comando dell’idroscalo di Sesto Calende, dove dimostra indubbie doti di pilota e notevoli capacità organizzative. Per questo motivo Francesco De Pinedo lo vuole al suo fianco nell’organizzazione del raid Sesto Calende-Melbourne-Roma e, nel 1927, lo sceglie come ufficiale di rotta e secondo pilota nella trasvolata delle due Americhe.
Nel 1928, promosso maggiore, inizia il sodalizio con Arturo Ferrarin: fra il 31 maggio e il 2 giugno 1928 i due si aggiudicano il record mondiale di durata e di distanza in circuito chiuso con un monoplano Savoia-Marchetti S.64 (7.666 km in 58 ore e 37 minuti a una velocità media di 139,2 km/h). Il mese successivo, tra il 3 e il 5 luglio, battono il record mondiale di distanza in linea retta con lo stesso velivolo, volando da Monte Celio (Roma) a Port Natal, in Brasile (7.163 km in 49 ore e 19 minuti.). L’8 luglio, mentre effettuano delle prove su un nuovo idrovolante da ricognizione, il Savoia Marchetti S.62, Del Prete e Ferrarin hanno un incidente sull’isola di Governador, in Brasile. Dopo essere precipitati in acqua durante il decollo, Ferrarin risulta essere lievemente ferito alla testa, mentre Del Prete riporta la frattura di entrambe le gambe e del femore. Amputato di una gamba, le sue condizioni di salute peggiorano fino al sopraggiungere della morte il 16 agosto 1928, a Rio de Janeiro. È decorato di medaglia d’oro al valore aeronautico.
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